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Il Blocco Est è un quartiere metropolitano difficile, una periferia estrema della città dove - tra droga, prostituzione, doppi giochi e sparatorie - è legge la sopravvivenza. Il Blocco Est è un marchio, un tatuaggio, la maledizione impressa alla nascita quando vieni al mondo in un posto sbagliato. Nina "la Rossa" è una ragazza madre che da quattro anni, dopo una violenza subìta, ha smesso di parlare. Sua sorella Luce ha accettato con rassegnazione di vendere il suo corpo. Nella vita di Nina ricompare Niko, che rincorre il desiderio di portarla via da quel luogo infetto insieme al piccolo Leo. Nelle vite rotte del Blocco Est si affacciano anche i boss della zona: "il Sarto", freddo e intelligente, e "il Turco", uomo senza scrupoli. Ognuno segue una via per nulla stabilita, ma che arriva sempre al suo fondo, al saldo di un conto. L'amore, forse, come unica possibilità risarcitoria. "Il marchio del Blocco Est" è un romanzo in gran parte narrato in prima persona, dal ritmo veloce e dallo stile asciutto che mira, a ogni pagina, al cuore del lettore. Un romanzo pulp che riesce a rappresentare il male in tutte le sue mille sfaccettature: l'occhio è fosco, pesto e disincantato, dove ogni buon proposito è corrotto. Una scrittura giovane, per gli amanti del polar francese.